Newsletter In Cerchio - Settembre 2014 - Numero X - Anno XII
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Sessa Aurunca: come coniugare etica e morale con gli aspetti fiscali   versione testuale

“Aspetti fiscali e agevolativi degli enti associativi” è stato il titolo del seminario che si è svolto, lo scorso 8 giugno, presso il Centro Pastorale diocesano Ss. Casto e Secondino di Sessa Aurunca. La giornata di approfondimento è stata promossa dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Caserta e dalla diocesi di Sessa Aurunca.

Ad aprire i lavori, moderati dal dott. Domenico Gallo (in foto a destra) – il quale ha introdotto l’argomento relazionando sulle peculiarità dell’Ente Ecclesiastico nell’ordinamento italiano e sulle fonti normative – sono stati i saluti del Vescovo diocesano, Mons. Orazio Francesco Piazza, e di Pietro Raucci, Presidente dell’O.D.C.E.C. di Caserta (rispettivamente al centro e a sinistra).
 
Nel corso della manifestazione si sono succeduti vari relatori, ai quali sono stati affidati specifici temi riguardanti gli aspetti fiscali e agevolativi degli enti non profit, degli enti ecclesiastici, delle associazioni di promozione e vocazione sociale analizzati attraverso i valori dell’etica, della morale e della deontologia professionale.

Particolare attenzione è stata data alle erogazioni liberali e alla destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille. Da sempre gli enti organizzativi, e in particolar modo quelli cattolici, mettono in campo strategie di fund raising, ovvero raccolte di mezzi finanziari quanto mai necessari per sostenere organismi ed iniziative senza scopo di lucro e volte esclusivamente alla realizzazione di opere caritative, assistenziali e più in generale di carattere culturale e sociale. L’approfondimento normativo e la sensibilizzazione sono i punti su cui, sia il presidente Raucci che Mons. Piazza, hanno voluto soffermare la loro attenzione. Solo attraverso un sano dialogo e una collaborazione concreta tra gli enti è possibile aprire un canale privilegiato affinché le donazioni liberali creino un circolo virtuoso con una ricaduta positiva per il territorio.

“I criteri etici che sono alla base del vivere civile e di una vera socialità umanizzata – ha dichiarato Mons. Piazza – hanno bisogno dell’attenzione all’altro e l’8xmille è uno strumento concreto per essere attenti all’altro. Chi firma per destinare l'8xmille alla Chiesa cattolica non raggiunge direttamente il ricevente, ma delega una rappresentanza -in questo caso la Chiesa- la quale diventa destinataria, ma anche soggetto attivo e non solo soggetto attraverso cui si eroga la carità.

È evidente che questo strumento deve diventare non straordinario, ma ordinario: deve essere la via più concreta verso cui ogni soggetto, ogni cittadino collabora per creare strutture, condizioni e soprattutto uno stile di vita fatto di donazione, di mutualità, di reciprocità, di interdipendenza, perché attraverso la firma dell'8xmille, ma anche con la donazione liberale, veramente si può contribuire a risolvere le grandi necessità del territorio”.
 
Nel corso del seminario è stato proiettato un video a cura di don Guido Cumerlato, referente diocesano dell’8xmille. In esso è stato possibile vedere concretamente cosa realizza la Chiesa cattolica sul territorio e per la persona. “Da soli si fa poco, insieme nella fede qualcosa, insieme nella fede con delle possibilità economiche si fa tutto. In questa prospettiva – ha detto don Guido Cumerlato ai presenti – vi chiedo di attivare percorsi finalizzati ad intraprendere scelte concrete, in cui deve affermarsi la nobiltà di un gesto di carità, il cui fine è il bene della persona”.
  
Diocesi di Sessa Aurunca
Ufficio per le Comunicazioni Sociali
 
 
 
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