Newsletter In Cerchio - Settembre 2014 - Numero X - Anno XII
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Emergenze umanitarie: 8xmille in Giordania e Calabria   versione testuale
Nel mese di agosto la solidarietà della Chiesa cattolica italiana, attraverso l'8xmille e quindi grazie a oltre 15 milioni di italiani che glielo hanno destinato, ha potuto rispondere a più emergenze. In particolare con un comunicato stampa dell'8 agosto l'impegno della Chiesa italiana si è rivolto ai rifugiati iracheni in Giordania. Si legge:
 
Il primo settembre i 1.400 rifugiati iracheni, giunti in Giordania nell’estate dello scorso anno dalla Piana di Ninive dopo la cacciata dei cristiani, torneranno sui banchi di scuola. Il Segretario Generale della C.E.I., Mons. Nunzio Galantino, in visita ai campi profughi allestiti in Giordania, ha annunciato sabato 8 agosto quest’impegno della Chiesa italiana, volto ad assicurare l’istruzione scolastica a ragazzi che da oltre dodici mesi ne sono rimasti privi.

“D’accordo con il Cardinale Presidente, a nome di tutti i Vescovi italiani e dei cittadini che hanno scelto di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica, ho voluto sostenere appieno il progetto che – attraverso la Nunziatura e in accordo con il Patriarcato latino – permetterà a famiglie rimaste prive di tutto di far riprendere ai propri figli un cammino formativo.

“L’iniziativa – continua il Segretario Generale – da una parte risponde pienamente all’appello di Papa Francesco a «non assistere muti e inerti di fronte a tale inaccettabile dramma»; dall’altra, pone un tassello decisivo per evitare che queste migliaia di persone si avventurino in marce e attraversate con l’illusione di riparare altrove. Aiutiamoli a restare in Medio Oriente: sarà un modo concreto per contribuire ad assicurare anche per il domani una presenza cristiana in questa terra”.
 
Amman, 8 agosto 2015
 
E dopo qualche giorno, il 14 agosto, la C.E.I. ha diramato un altro comunicato stampa, questa volta rivolto al nostro Paese ed in particolare alla Calabria travolta dal violento nubifragio dell'11-12 agosto, interessando lo Jonio cosentino e colpendo profondamente le città di Corigliano e Rossano. 
 
“Nell’attesa di una valutazione della situazione e nella speranza che non si aggravi il bilancio dei danni – questo l’appello dell’Arcivescovo di Rossano-Cariati, Mons. Giuseppe Satriano – si invitano i credenti tutti e gli uomini di buona volontà a non far mancare ogni vicinanza a quanti sono nel bisogno”.

Una prima risposta non si è fatta attendere: “Se un fiume di acqua proveniente dalla montagna ha travolto le strade della città di Rossano, insieme ad auto e abitazioni – riconosce l’Arcivescovo – un altrettanto fiume fatto di persone, di volontari, di forze dell' ordine e di uomini e donne di buona volontà si è ritrovato per le strade di Rossano a soccorrere i malcapitati”.

In soccorso di chi con l’inondazione si è visto strappare tutto la Presidenza della C.E.I. ha stanziato un significativo contributo economico, attingendo ai fondi 8xmille che i contribuenti con la loro firma hanno destinato alla Chiesa cattolica.
 
 
 
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